COSTANTINO BURAS

 

 

Il sole purpureo di Eros e Thanatos

 

 

SAN SEBASTIANO

Lo vidi nella fantasmagoria della notte
incoronato da luci al neon
procedere verso il quartiere
dove si gusta la voluttà
seguendo ombre angoli
e vie non calcate da mortali...

Stelle filanti elettriche
si spengono in acque gorgoglianti
- laser solcano il cielo -

San Sebastiano...

Alla radice del pioppo più antico
le mani legate dietro il dorso
dal signore delle tue brame
ricevi il martirio dei baci
su tutto il corpo

- trasalgono le foglie, partecipi
del tuo ultimo istante -
e getti un grido soffocato....

Il Dolore t'insanguina il bianco degli occhi
- sugli stivali infangati dei carnefici
è la benedizione -
estremo rivolo di speranza del tuo corpo....

Là dove ti spegnesti germoglieranno
giacinti e gigli....

San Sebastiano....

L'Amore
nei secoli dei secoli....

 

 

ANTINOO

Attendo nella notte che tu appaia
- calcando tenace le isolette del terrore -
per fare scaramucce nei miei sogni...

 

LUGLIO

I campi desolati del ricordo
Thanatos percorre a cavallo
per raggiungere
la camera ove trovò rifugio
Eros
dalla parvenza di acerbo efebo
incerto tra lo specchio
e il vecchio letto di ferro....

Fuori la fornace del sole....

Né la porta
né i passi dell'amante
turbarono il sonno dei vicini

 

MITO

Appena scese i pochi scalini
lo specchio nell'ingresso s'incrinò...
La luna piena d'agosto
gli si posò sopra una spalla come un'arancia....

 

CREPUSCOLO

Morirò
una sera d'aprile
quando la notte trascinerà le ombre
sulle rovine
e sui corpi degli efebi
umide d'ebbrezza e di dolore....

 

NOSTALGIA

Desidero ardo
non trovo redenzione...
Eccomi di nuovo qui...
La valle geme sotto il peso della luna...
Sempre ritorni là ove amasti...

I treni mietono il mio sonno
e il corpo non intende acquietarsi...