Kostas Uranis (1890-1953) è, insieme a Nikos Karantrakis, il fondatore della narrativa di viaggio neogreca. La sua vasta opera in prosa e poesia è caratterizzata da accenti malinconici, talvolta crepuscolari, che egli ha in comune con gli altri scrittori della cosiddetta generazione del '20, alla quale appartiene. Tra le sue opre più significative: Sinai (1944), Strade azzurre (1947) e Viaggi in Grecia (1949). Queste pagine dedicate a Kavafis sono tratte dalla raccolta di saggi I nostri e gli stranieri.

Synopsis

Mi aprì la porta un cameriere nero e mi trovai in un appartamento completamente al buio. Il corridoio era una corrente di oscurità, i mobili, i quadri e gli oggetti erano avvolti da ombre che si erano sedimentate su di essi come la polvere. Una luce fioca, che proveniva da un'altra stanza, rendeva quell'oscurità ancora più misteriosa. Avevo l'impressione di ritrovarmi nell'appartamento di un eroe di un racconto fantastico di Hoffman... Il Kavafis che mi accolse aveva un aspetto curioso: sembrava una vecchia litografia scivolata giù dalla cornice. Nonostante la luce dello studio fosse scarsa, riuscivo a vedere un viso coperto di righe ma che, allo stesso tempo, aveva qualcosa di acerbo. Non era il viso di un uomo invecchiato che si atteggiava a giovane, ma quello di un ragazzo che era invecchiato.
I grandi occhiali rotondi con la montatura di tartaruga e un bizzarro colletto di un'altra epoca evocavano su quella faccia vaghe somiglianze con personaggi del passato. Mi chiedevo se avessi davanto Thiers o Korais .. Anche il tono della voce di Kavafis era strano. Parlava lentamente, come se stesse suggerendo, con risonanza profonde e basse, ma anche con stonature acute. Era una voce che ricordava quelle degli adolescenti quando in essi s'incrociano il fanciullo che non sono più e l'uomo che stanno per diventare. Kavafis aveva anche un altro tratto caratteristico: la pronuncia, una forte pronuncia inglese che gli era rimasta dal tempo dei suoi studi giovanili in Inghilterra.


Edizione cartacea disponibile presso l'editore Servitium

 

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ISBN
88-8166-145-6